Tabacco riscaldato: l’inganno delle multinazionali

TABACCO RISCALDATO: la Philip Morris inganna i clienti sulla nicotina presente nelle iQos

In un recente approfondimento (29/8/2022) de Il Fatto Quotidiano, a cura di DI MATTHEW CHAPMAN E LAURA MARGOTTINI, si legge di come la multinazionale  del tabacco inganni i propri consumatori, fornendo importanti informazioni in modo incorretto.

In particolare, la notizia più eclatante è che gli stick di tabacco per i dispositivi che lo riscaldano (per es. IQos) contengono una percentuale di nicotina 8 volte superiore a quella dichiarata dalla  Philip Morris.

Il fatto grave è che i dati errati siano stati divulgati sia attraverso la rete, sia dai commessi stessi impegnati nei negozi, in un settore – quello del tabacco riscaldato – che rappresenta il 2,5% delle vendite nella UE e che sta vedendo una crescita esponenziale (+ 1870% dal 2017, data di inizio produzione).

A rivelare quanto sopra è un’inchiesta portata avanti dal Bureau of Investigative Journalism (Tbij) e del Fatto Quotidiano.

I ricercatori di Unisantè, Centro Universitario di Salute Pubblica svizzero, su richiesta di Tbji, hanno condotto dei test per appurare l’esatta quantità di nicotina negli stick verificando che è di 4,1mg e non 0,5mg – quantitativo indicato dalla P.M – che è invece quanta ne viene aspirata nell’aerosol inalato quando si usa il dispositivo.

Inoltre, Philip Morris ha dovuto ammettere che “le iQos creano dipendenza tanto quanto le sigarette tradizionali.”

Infine anche l’Istituto Superiore di Sanità Italiano ha evidenziato che “Philip Morris non ha fornito studi sul livello di dipendenza che iQos può indurre, modalità invece prevista dalla legge italiana. Roberto Boffi, responsabile del centro antifumo dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, ha detto a Tbij che alcuni dei loro pazienti “sembrano fumare di più con iQos che con le sigarette tradizionali”, data l’alta concentrazione di nicotina nelle iQos”

Per leggere l’articolo completo con i dettagli dell’inchiestahttps://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/08/29/la-philip-morris-inganna-i-clienti-sulla-nicotina-presente-nelle-iqos/6777202/