Svapare potrebbe DARE IL VIA, NEL GIRO DI 10 ANNI, AD UN’ONDATA DI MALATTIE
“Non siamo certi che non causi il cancro ai polmoni”
3.600.000 Il numero di persone che svapano in Gran Bretagna
6.000 casi di carcinoma polmonare in persone che non hanno mai fumato
I negozi che vendono dispositivi elettronici per svapare sono oggi più numerosi delle Tintorie
Importanti scienziati avvertono che svapare potrebbe portare ad una nuova ondata di carcinomi tra una decina di anni.
Nel Regno Unito, al momento, circa 3,6 milioni di persone – 7,1% della popolazione adulta – fa uso di sigarette elettroniche e i negozi che le vendono sulle strade principali, sono più numerosi delle tintorie, delle librerie e delle agenzie turistiche.
Il Prof. Charles Swanton, dell’Istituto Fracis Crick di Londra e che è anche a capo del Cancer Research Britannico ha affermato che svapare è “quasi certamente” più sicuro del fumare ma che è comunque una potenziale minaccia per la salute.
Ha aggiunto: “Non credo si possa asserire che svapare sia necessariamente un’opzione sicura per smettere di fumare. Può essere meno pericolosa di quest’ultimo ma ciò non significa che sia sicura”.
“Non abbiamo alcuna certezza che svapare non causi il carcinoma polmonare tra 10 anni”.
Le preoccupazioni nascono dalle prime evidenze trovate per spiegare come mai così tanti non fumatori sviluppino il cancro ai polmoni.
In Gran Bretagna, circa una persona su otto, diagnosticata con cancro ai polmoni – circa 6000 persone all’anno -, non ha mai fumato. Gli scienziati si sono a lungo chiesti come mai questi non fumatori tendessero ad avere tumori con un profilo genetico diverso.
Ora hanno trovato prove che suggeriscono che il processo che causa questi tumori è diverso da quello che causa i tumori da tabacco.
Quanto scoperto dall’equipe del Dr. Crick indica che l’inquinamento dell’aria e altri agenti irritanti sono i colpevoli poichè causano infiammazione seguita da un processo di guarigione che “sveglia” le cellule dormienti che portano a mutazioni che causano il cancro.
I ricercatori temono che svapare possa innescare lo stesso processo e, pur ritenendo che delle medicine anti -infiammatorie potrebbero aiutare a fermarlo, aggiungono che queste non sono imminenti.
Swanton aggiunge: “Il meccanismo che abbiamo identificato potrebbe aiutare a trovare modi migliori per prevenire e trattare il tumore polmonare nei non fumatori. Se possiamo fermare la crescita delle cellule come risposta all’inquinamento dell’aria, possiamo ridurre i rischi di contrarre la malattia”.
Gli scienziati hanno presentato i risultati delle loro ricerche ieri, alla Conferenza tenutasi a Parigi dalla Società Europea di Medicina Oncologica. Si sono avvalsi di studi su persone e cavie che mostrano quanto l’essere esposti ai fumi di particolato inquinante promuova la crescita nei polmoni di cellule che portano a mutazioni causanti il cancro. Processo diverso da quello del fumare che si ritiene causi carcinomi portando ad una diretta mutazione del DNA.
Il Dr Williamo Hill, anch’egli ricercatore del team di Crick, dice: ”Trovare il modo di bloccare o ridurre l’infiammazione causata dall’inquinamento atmosferico aiuterebbe moltissimo a diminuire i rischi di tumori polmonari in persone che non hanno mai fumato”.
fonte: THE SUNDAY TIMES 11 Settembre 2022