IN-DIPENDENZA alla “Easyway”

da The Addition Economy – 8 Gennaio 2024 – tradotto da F. Cesati

Che ne diresti se l’”In-dipendenza” non fosse una continua e strenua lotta basata sulla forza di volontà? Che ne diresti se fosse facile?

Intervista a John Dicey, Amministratore Delegato della Società di maggior successo al mondo per l’”In-dipendenza” cioè: Allen Carr’s Easyway

IN-DIPENDENZA alla “Easyway”

Mi sembra scortese non iniziare il nuovo anno in modo tradizionale, con alcune riflessioni su come sganciarsi da prodotti da cui vorremmo non essere così dipendenti  come:  sigarette tradizionali ed elettroniche, alcolici,  cibo ultra-processato, gioco d’azzardo, social media o  giochi per computer!

E fra tutti, il più indicato per rispondere a queste domande è l’Amministratore Delegato della società di “In-dipendenza”, di disassuefazione di maggior successo al mondo, Allen Carr’s  Easyway.  Questa azienda, soprattutto grazie al passaparola, ha coadiuvato milioni di persone, ha venduto oltre 20 milioni di libri e ha aiutato centinaia di migliaia di fumatori a smettere attraverso i suoi seminari dal vivo, che in prima battuta hanno un tasso di successo del 90% .  Il sistema funziona così bene che i seminari dal vivo di Allen Carr per smettere di fumare sono ora disponibili gratuitamente per i fumatori, tramite l’NHS (Sistema Sanitario Nazionale – inglese).

I nostri lettori abituali sapranno che non è mia abitudine promuovere un’azienda commerciale, ma oggi faccio un’eccezione!  Ci siamo imbattuti nel loro approccio per la prima volta quando Joe stava girando il suo film “Dilemma dello Svapare” e volevamo indirizzare le persone, che cercavano di smettere, in un posto utile e sicuro, per poterli aiutare.  Il sito web dell’NHS offriva ai tabagisti solo indicazioni su come iniziare a svapare, quindi siamo stati molto sollevati quando abbiamo trovato “E’ facile smettere di svapare “, scritto da John Dicey e dal suo team, che ha sede a  Raynes Park, sobborgo a sud di Londra.

Quando l’abbiamo letto per intero, seguito poi da “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo” e abbiamo visto le statistiche sulle loro percentuali di successo, siamo rimasti incuriositi.  A differenza della politica del governo britannico, che si concentra su approcci farmacologici, e persino su servizi Gold Standard come gli Alcolisti Anonimi, che richiedono un impegno per tutta la vita, EasyWay sostiene di funzionare dopo un solo seminario di 6 ore o, per molti, dopo la lettura di un libro. Molte celebrità ce l’hanno fatta, come l’attore Antony Hopkins, l’uomo d’affari Richard Branson, il comico Lee Mack e il conduttore di telegiornali Krishnan Guru-Murthy, e se non si riuscisse a smettere dopo il seminario, restituiscono i soldi spesi!

Volevamo sapere: come funziona in realtà?  Affrontare una dipendenza dovrebbe essere difficile e loro lo fanno sembrare, ehm, facile!

Siamo stati invitati a visitare John a Raynes Park e lui ha gentilmente accettato questo articolo di Domande e Riposte per illustrarci il processo – vogliamo chiamarlo di “In-dipendenza”? – di disassuefazione dalla dipendenza senza farmaci e senza alcun rimpianto.  Ci concentriamo qui sullo svapare e sul fumo, perché è il nostro obiettivo attuale, ma il Centro di Londra ha libri e seminari anche su molte altre dipendenze.

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John, grazie mille per aver accettato di parlarci del vostro particolare approccio alla disassuefazione.  Cominciamo con la domanda più ovvia:

Come riuscite a far sì che le persone abbandonino le loro dipendenze senza alcun rimpianto, nonostante venga ritenuto qualcosa di assai difficile?

La maggior parte dei programmi sulle dipendenze si concentra sulla forza di volontà, contrapponendola alla coazione di chi soffre di dipendenza, ad assumere la droga. Spesso si sottolineano, evidenziandoli, i danni professionali, sociali, relazionali e fisici causati dalla dipendenza. Tutto questo è, di solito, controproducente perché genera sensi di colpa, paura e stress a cui la maggior parte dei tossicodipendenti risponde… assumendo la propria droga. Chi ha una dipendenza conosce bene e capisce gli aspetti negativi della sua situazione, non ha bisogno di ripeterseli e sentirli ripetere. Invece, Easyway di Allen Carr non si concentra sulle argomentazioni contro l’assunzione della droga, ma sull’altro lato dell’equazione: cosa c’è di così bello nell’assumerla?

Il metodo smonta tutte le singole argomentazioni “a favore” e il tossicodipendente si rende conto di essere vittima di un sistema di credenze errato, creato e alimentato dal processo fisico e mentale della dipendenza. Se le argomentazioni “a favore” dell’assunzione della droga vengono eliminate, diventando prive di valore (un processo che chiamiamo riconfigurazione cognitiva), allora la necessità di ricorrere ad una enorme forza di volontà viene eliminata, insieme al senso di privazione che pervade chi ha una dipendenza  quando esercita la forza di volontà contro una dipendenza che non capisce.

Easyway aiuta efficacemente queste persone a ricablare il proprio cervello, riportandolo alla condizione antecedente la dipendenza.  Semplicemente, non c’è più alcun motivo per usare di nuovo quella sostanza o prodotto.

Ma la nicotina, per esempio, è ritenuta essere una delle sostanze maggiormente tossicomanigene, che dire allora dell’aggancio chimico e dei sintomi di astinenza?

È perfettamente coerente affermare che la nicotina è una delle sostanze che creano maggiore dipendenza sul pianeta, pur sostenendo che può essere facile liberarsene … a patto che si capisca come funziona la dipendenza.

La forza della nicotina sta nella velocità con cui accalappia le sue vittime: basta una boccata di sigaretta, sigaro o e-cig. Un altro punto di forza è la sottigliezza con cui crea dipendenza. L’astinenza fisica è così lieve che la maggior parte delle persone non si rende conto di esserne dipendente fino a quando non tenta di smettere e si accorge di non riuscirci.

Durante il periodo iniziale, spesso lungo, di beata ignoranza, ovvero prima del primo tentativo di smettere, chi ne fa uso inizia, inconsciamente, a credere che la nicotina lo faccia sentire meglio ogni volta che fuma o svapa. Quando fumano o svapano, invece di rendersi conto che il leggero senso di sollievo che provano è semplicemente l’aver posto fine ad un senso appena percettibile di insoddisfazione, insoddisfazione che è frutto dell’astinenza da nicotina, vivono quel parziale sollievo come un qualcosa in più che migliora l’occasione, la tazza di caffè, una bevanda in un bar, la diminuzione generale del livello di stress. Più a lungo si rimane dipendenti, più questo falso sistema di credenze sembra divenire potente.

E’ un sistema di convinzioni che si sviluppa ogni volta che il tossicodipendente tenta di smettere… confonde il desiderio, causato dalla convinzione errata del suo cervello di aver “rinunciato” a qualcosa che migliorava ogni aspetto della sua vita (processo interamente mentale), con l’astinenza fisica dalla nicotina, che invece rimane estremamente lieve anche tra i fumatori/svapatori accaniti.

Quindi non si tratta di avere o non avere sufficiente forza di volontà?

No. Quando tentano di smettere, la maggior parte dei dipendenti da nicotina fa leva sulla speranza di poter combattere la tentazione di fumare o svapare, senza rendersi conto che a provocare questa lotta interiore sono motivazioni interamente mentali. La consuetudine di svapare mentre si raggiungono gli amici in un pub, o appena si scende dall’autobus o si fa una pausa dal lavoro, può innescare questo processo mentale che, a sua volta, genera un grande disagio, mentre la sensazione fisica di astinenza da nicotina resta lieve. È, quindi  il pensiero che causa il disagio fisico, non l’astinenza da nicotina. Cercate di ricordare il disagio fisico che prova un bambino viziato a cui viene improvvisamente tolto un giocattolo: viso arrossato, occhi spalancati, pressione alta, mentre sgradevoli urli e piagnistei escono dalla sua bocca!

Una volta che chi dipende dalla nicotina capisce come i suoi stati d’animo, i suoi sentimenti, le sue emozioni e il suo comportamento siano stati manipolati, principalmente da un sistema di credenze errato che è facile smantellare – gli rimane solo da affrontare la sensazione lieve e appena percettibile dell’astinenza da nicotina e, ogni volta che  ricorda di aver fumato o svapato in passato, prova un senso di piacere che dà spazio ad un momento di  celebrazione per una vita libera dalla dipendenza, anziché diventare un momento di preoccupazione o di conflitto.

Ci ha incuriosito la sensazione di libertà di cui molti parlano.  Siamo rimasti stupiti da quanti amici, o persone con cui abbiamo parlato casualmente, hanno smesso di fumare o di svapare grazie al vostro programma.  Sono tutti così ansiosi di dirci quanto sia bello, e molti dicono che, per la prima volta, si sono sentiti “liberi” sia dagli aspetti mentali che da quelli fisici della loro dipendenza;  l’esatto opposto della continua lotta che faceva leva sulla forza di volontà che la maggior parte dei sistemi di disassuefazione o di dieta promuove.  

Come ex fumatore, questa fu  per me una rivelazione. Avevo provato così tante volte a smettere usando questo tipo di sistemi basati sulla determinazione: “Cold turckey” (smettere di colpo), cerotti, gomme da masticare, rimedi erboristici e terapia dell’avversione, per citarne solo alcuni, che mi sembrò davvero un miracolo!  Come poteva qualcosa che prima era risultato impossibile, doloroso e complicato diventare improvvisamente così facile?  Il rendersi conto che tutto ciò che fa è controllato da una droga sulla quale sembriamo non avere alcun controllo, distrugge il rispetto per noi stessi, l’autostima, l’intero senso del nostro essere. Liberarsi all’improvviso da questa condanna a vita ci potenzia enormemente ed è incredibilmente gioioso – oltre, ovviamente a sottrarci ai timori per la salute e alle notevoli spese.

Uno degli aspetti importanti del metodo EasyWay è che si continua a svapare o fumare per tutta la durata della sessione, per poi fare il rituale finale al termine del seminario.  È quasi un controsenso, ma ho visto il dottor Chris Van Tulleken e Krishnan Guru-Murthy su Channel 4 che concordavano sul fatto che questo è proprio il modo in cui il suo libro sulle caratteristiche  degli Alimenti ultra-lavorati, caratteristiche che generano dipendenza,  potrebbe essere affrontato: diteci perché è una buona idea.

Sì, siamo molto grati agli ex fumatori che hanno smesso col nostro metodo e che sono felici di parlarne – tutte le testimonianze delle celebrità sul nostro Metodo sono spontanee e non sono messaggi promozionali.

Continuare a fumare o a svapare mentre si procede con il metodo è importante. Verso la fine del programma, il sistema di convinzioni errate che tiene intrappolato il tossicodipendente viene completamente smantellato, crollando come un castello di carte. Cercare di smettere prima di quel momento sarebbe problematico e si baserebbe su un elemento di forza di volontà.

Chris Van Tulleken ha ragione: usiamo lo stesso percorso per tutti i nostri programmi, compreso quello per la dipendenza da zucchero e carboidrati (che si concentra sugli alimenti ultra-lavorati).

Ci è piaciuto il modo in cui, come parte intrinseca del vostro metodo, avete esplorato con i partecipanti le modalità con le quali le aziende manipolino i nostri sistemi di credenze.  La nostra ricerca sul vaping, condotta con i giovani, per il nostro film “Dilemma dello Svapare” ha mostrato che il loro scoprire le modalità con cui sono stati manipolati è stata, per molti,  un importante fattore scatenante per ripensarci.  Ci parli di questo. 

Sì, ovviamente il tutto è frutto di un deliberato agire da parte delle aziende. Intorno allo svapare, circola già molta disinformazione e manipolazione  messe in atto dall’industria della nicotina: è innocuo, divertente, elegante, sofisticato, sexy, sociale, rilassante, ribelle, adulto, aiuta a combattere lo stress, aiuta a concentrarsi, ha un buon sapore, un buon odore ed è eccitante – tutte sciocchezze, ed è esattamente la stessa disinformazione che veniva spacciata quando ho aiutato il mio primo tabagista nel 1998. In realtà, tutto questo si trasforma in una vita di schiavitù che sottrae sia all’individuo che patisce la dipendenza, sia alla sua famiglia, felicità, denaro e  libertà.

Mostriamo gli elementi che permettono la manipolazione e mostriamo come questa sia deliberatamente progettata per creare la falsa convinzione che la nicotina fornisca un beneficio di cui  non si possa fare a meno. Una volta libere da questa zavorra, però, le persone non desiderano più prendere parte alla farsa.

Capire come funziona l’economia della dipendenza è importante ed è per questo che ritengo che il vostro lavoro sia così incredibilmente prezioso nel fare luce su di essa.

Siamo rimasti sorpresi nello scoprire quanto le nostre convinzioni,  i nostri sistemi di credenze ci ostacolino finché non abbiamo letto il suo lavoro.  In effetti, dopo la nostra ricerca, abbiamo ipotizzato che elementi come  gli avvisi tipo “La nicotina crea dipendenza” sulle confezioni dei dispositivi per lo svapo,  possano giocare  a favore delle aziende, poichè rafforzano la nostra convinzione di essere dipendenti e, quindi, di non poter fare nulla al riguardo.  Siete d’accordo? Ci è sembrato strano che siano stati accettati così facilmente!

Certamente; quanto più i fumatori o chi svapa si sentono ripetere  che smettere di farlo è molto, molto difficile, tanto più potente appare il sistema di credenze errate.

Nei nostri seminari dal vivo esaminiamo come le avvertenze sanitarie sui pacchetti di sigarette siano state sfruttate dalle Aziende del tabacco. Non solo le avvertenze, ma anche le immagini a cui sono state deliberatamente abbinate. Il mio esempio preferito è quello di B & H “Mobile”.

Chiediamo ai clienti cosa rappresenti l’immagine… aspettiamo che la riconoscano come un gioco per bambini da appendere …. chiediamo loro dove sia messo normalmente il gioco… aspettiamo che rispondano che è appeso sopra la culla del bambino… chiediamo loro cosa succederebbe se il pacchetto di sigarette venisse tolto… aspettiamo che rispondano che tutto cadrebbe sul bimbo… è spaventoso.

Poi sottolineiamo l’avvertenza sulla salute che l’azienda produttrice di tabacco ha scelto di usare con l’immagine ( Fumare in gravidanza può far male al vostro bimbo e causarne la nascita prematura n.d.r)... ancora più spaventosa. Facciamo poi notare che questa pubblicità ( n.d.r.), che si trovava in una rivista femminile, era stata posizionata a fronte di una pagina che riportava un articolo che evidenziava i pericoli del fumo in gravidanza e che (all’epoca) l’industria del tabacco usava pagine specifiche di certe riviste quando venivano trattati determinati argomenti.

Questo manifesto è un vecchio esempio che, però,  continua a risuonare anche tra i giovani che fumano o svapano. La stessa strategia e lo stesso micro-targeting vengono utilizzati oggi su TikTok, Facebook e Instagram, per lo stesso scopo.

In sostanza, fuggire dalla dipendenza è un po’ come essere intrappolati in una stanza con una serratura a combinazione che impedisce la libertà… se per aprire la serratura è necessaria una combinazione di 10 numeri, il prigioniero può liberarsi continuando ad inserire combinazioni casuali di numeri – ma le probabilità di successo sono scarse, il compito sembra impossibile e ogni tentativo fallito diventa sempre più scoraggiante. Tuttavia, qualcosa che sembra impossibile può improvvisamente diventare estremamente facile, quando ci vengono dati i numeri giusti, nella sequenza corretta.

In futuro ci occuperemo ulteriormente dell’interazione tra sistemi di credenze e dipendenze, ma per ora concentriamoci sullo svapare nel Regno Unito. Ho letto i vostri blog e lei ha messo in guardia dallo svapo, descrivendo quasi esattamente come si siano mossi,  sviluppando il mercato, dal 2011 ad oggi. Purtroppo i suoi avvertimenti sono stati totalmente ignorati, il che deve essere molto deprimente.  Come mai, secondo lei?

È una tragedia e per di più prevedibile. Come è successo? Penso che sia un terribile esempio di conferma di bias (automatismo cognitivo), definito come “la tendenza delle persone a optare per informazioni che confermino o rafforzino le loro convinzioni o i loro valori e che sono difficili da rimuovere una volta acquisite”.

Per più di 30 anni la nicotina è stata considerata, dai principali responsabili politici e decisionali, come la “pallottola d’argento” per aiutare i fumatori a smettere. Quando i cerotti e le gomme da masticare alla nicotina hanno deluso, si è deciso che il problema scaturisse dal fatto che il tabagista non assumesse abbastanza nicotina, in modo frequente o efficiente. Gli obiettivi di riduzione del danno erano comprensibili, ma chiunque abbia un minimo di conoscenza di come funzioni l’industria delle dipendenze, sapeva che i giovani sarebbero stati i bersagli principali… ed è esattamente quello che è successo; ed è accaduto rapidamente. Le prime avvisaglie  sulla diffusione dello svapare tra i ragazzi, anche solo uno o due anni fa, sono stati liquidati come isteria, anche quando il Chirurgo Generale degli Stati Uniti (Responsabile della Sanità Pubblica degli Stati Uniti n.d.t.)ha annunciato un’epidemia dello svapo tra i giovani.

Non c’è bisogno di essere un esperto di medicina per sapere che l’inalare, continuamente e ripetutamente, vapore contenente una serie di ingredienti sgradevoli e non regolamentati è una cattiva notizia – eppure coloro che hanno il compito di proteggere la salute della nazione hanno lasciato i nostri bambini completamente privi di protezione dall’industria dello svapo, e ancora oggi rifiutano l’idea di confezioni semplici, senza scritte, nella convinzione che potrebbe dissuadere i fumatori adulti dal passare dalle sigarette allo svapare. Dal 2011 è iniziata una “corsa all’oro” della nicotina e le maggiori vittime si trovano nelle nostre scuole, nei club giovanili, nei bar e nelle discoteche.

Da oltre 10 anni aiutiamo  ex fumatori e giovani che  dipendono dallo vapare a liberarsi dalla dipendenza da nicotina e va sottolineato che non li abbiamo cercati, non li abbiamo attirati con campagne di marketing che incutono timore… sono loro a rivolgersi a noi per chiedere aiuto.

È esattamente il contrario delle affermazioni secondo cui lo svapare nicotina non è più preoccupante di una tazza di caffè. È stato deliberatamente permesso che questi dispositivi fossero facilmente disponibili, commercializzati, pubblicizzati e confezionati in modo sexy, elegante, in nome dell’essere un aiuto ai fumatori per smettere di fumare.  Come sia stato possibile pensare che i ragazzi non ne sarebbero stati attratti è un mistero… o, probabilmente,  non importava.

Ma tutto questo per lei, John, non è solo teoria.  Lei ha smesso di fumare grazie a un seminario dal vivo di Allen Carr, ha lasciato il suo lavoro e si è unito ad Allen e alla sua azienda.  Una bella storia!  Qual è stato l’elemento scatenante che le ha fatto considerare questo come qualcosa a cui valesse la pena di dedicare la sua vita?

Fui così sorpreso ed entusiasta di essermi finalmente liberato dal fumo che divenne davvero una rivelazione. In tutta onestà, pensavo che sarei rimasto un fumatore per il resto della mia vita e partecipai al seminario di Allen solo per dimostrare a mia moglie che non avrebbe funzionato. Le dissi che avrei fatto un tentativo, a patto che, dimostratole che non avrebbe funzionato, mi avrebbe lasciato fumare in pace per almeno un altro anno!  Nessuno fu più sorpreso di me quando uscii dal seminario libero. Fu  così facile che mi sentii in dovere di contattare Easyway per vedere se potevo essere di aiuto in qualche modo. Fui poi tremendamente grato e stimolato dall’ aiutare la missione di Allen e sono incredibilmente onorato di aver lavorato a stretto contatto con lui e di aver contribuito ad aiutare così tanti tossicodipendenti in tutto il mondo a raggiungere la libertà.

È stata un’ispirazione parlare con lei e sentire il suo lavoro.  Grazie mille John Dicey per il suo tempo. 

Se qualcuno vuole saperne di più su EasyWay di Allen Carr e su questa e altre dipendenze, – la Allen Carr’s aiuta le persone ad uscire da trappole come  alcol, gioco d’azzardo, cibi ultra-processati, dipendenza da telefono, cannabis e altro ancora, con seminari di gruppo dal vivo, video, libri e incontri individuali – dia un’occhiata al loro sito web www.allencarr.com e per l’Italia www.easywayitalia.com

 

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