Epidemia Covid 19 (parte 2)

John Dicey, che a suo tempo era  arrivato a fumare 80 sigarette al giorno, ha aiutato personalmente più di 30,000 fumatori ed ha contribuito  a far arrivare il metodo Allen Carr’s a circa 50 milioni di persone nel mondo.  John è il CEO internazionale e Terapista Senior dell’organizzazione Allen Carr‘s Easyway ed è stato molto felice di essere invitato dalla ASH gallese ad aiutare i fumatori locali durante l’epidemia del Covid-19. Abita nella periferia di Londra, dove a seguito delle direttive attuali, lavora da casa.

Faccio seguito alla prima parte ed è un piacere poter rispondere ad alcuni vostri quesiti e ribadire la mia offerta di aiuto e sostegno – quindi partiamo subito con le domande.

  1. Qual è il vostro messaggio per i fumatori visto il contesto attuale della pandemia Covid-19?

Credo che avremo tutti probabilmente sentito i consigli e le notizie fornite dagli esperti in campo medico del mondo intero riguardo il fatto che i fumatori sono più vulnerabili agli effetti del Covid-19. Il messaggio è chiaro: adesso sarebbe un momento ideale per smettere di fumare.

La campagna #QuitForCovid sta, di giorno in giorno, generando sempre più slancio e molte persone sembrano determinate ad uscire da questo “confinamento” avendo compiuto qualcosa di positivo: un nuovo talento oppure restare in forma, o anche iniziare una pratica di yoga o ‘mindfulness’, insomma, si ha veramente la sensazione che le persone stiano dandosi da fare per utilizzare questo periodo terribile e trarne qualcosa di positivo.

Il mio messaggio per i fumatori è che non c’è mai stato un momento migliore per smettere di fumare. Questo non a causa dell’isolamento sociale, o per  questioni di danaro o per preoccupazioni legate alla salute ma semplicemente perché sarebbe meraviglioso riemergere da questa crisi liberi dalla schiavitù del fumo.  Sarebbe infatti un vantaggio aggiuntivo  che rimarrà con voi per sempre,  non solo per la durata del Covid-19.

2. Che consigli darebbe a i fumatori che sono preoccupati dal pensiero di come riusciranno ad affrontare il desiderio se smettessero di fumare?

Questa è una domanda chiave e una che mi ha sempre preoccupato quando ero un fumatore. Mi bastava solo il pensiero di trovarmi senza sigarette per angosciarmi.

Beh, bisogna anche dire che io ero un caso particolare, un fumatore accanito che iniziava ad essere in preda al panico quando realizzava di essere arrivato alle ultime 20 sigarette – figuriamoci le ultime due o tre. Ma le poche volte che mi sono trovato con solo poche sigarette, provavo ciò che pensavo fosse astinenza fisica da nicotina. Era una sensazione di tensione e panico, angoscia e stress – ovvero la sensazione che terrorizza le persone che pensano di smettere ed è sufficiente per convincere chiunque che non valga nemmeno la pena di tentare. Sono certo che ogni fumatore, leggendo queste parole, riconosca quest’ angoscia.

Quello che è meno ovvio, e che certamente non era al tempo ovvio per me, è che questa sensazione non svaniva quando accendevo la mia penultima sigaretta, anzi peggiorava! Riflettiamo un istante. Ciò che provocava quel disagio non poteva certo essere astinenza da nicotina poiché la stavo assumendo visto che, in quel preciso momento, stavo fumando una sigaretta.

L’astinenza da nicotina esiste ma solo in maniera molto lieve. Si manifesta con una sensazione tenue di vuoto e di insicurezza – ma quasi impercettibile. Il vero disagio che prova un fumatore quando smette di fumare, senza seguire le giuste indicazioni e consigli, è provocato da un processo mentale cioè la convinzione che si stia privando di un qualche piacere o vantaggio. Ed è questo che crea quei sintomi fisici sgradevoli. Sono sintomi reali ma nascono da un processo mentale; cambiatelo e riuscirete a sbarazzarvi tranquillamente dei sintomi fisici spiacevoli.

Se si smette di fumare con l’ottica giusta, quella che ci fa capire che stiamo fuggendo da qualcosa e non ‘rinunciando’ a qualcosa, i sintomi d’ astinenza fisici da nicotina  non costituiranno un problema. Ricordiamoci che io ne fumavo 80 al giorno e mi sentii totalmente bene il giorno in cui smisi, tranne una lievissima sensazione al quale fu facilissimo non dare alcuna importanza.

3. Come ci si può preparare a smettere di fumare?

La cosa importante è fare una scelta. Invece di sentirsi obbligati a dovere smettere a causa di preoccupazioni di salute, o finanziarie, o magari pressioni che derivano da amici o familiari –  dimenticatevi di tutto questo perchè è molto negativo –  é necessario incominciare a vedere il fumare per quello che é realmente – cioè semplicemente una dipendenza dalla nicotina.

Se si capisce che la dipendenza dalla nicotina, e i processi mentali che genera, ci inganna inducendoci a pensare che le sigarette allevino il disagio che si prova invece di essere loro stesse a causarlo, si è già a metà strada del nostro viaggio verso la libertà.

Le sigarette non alleviano il disagio ma lo inducono. Allen Carr lo spiegò perfettamente quando descrisse questo fenomeno come il portare delle scarpe tremendamente strette durante la giornata, solo per poi poter godere del sollievo di toglierle una volta rientrati a casa. Tutti noi abbiamo fatto qualche sacrificio  a livello di comodità per essere alla moda ma è poco ma sicuro che nessuno indosserebbe per lungo tempo delle scarpe strettissime solo per ricavarne un sollievo togliendosele.

4.Come farà la gente in isolamento a smettere di fumare senza avere accesso all’aiuto di Terapie Sostitutive alla Nicotina?

Parte della sfida di questo periodo di confinamento è dover fare a meno di certe cose che prima davamo per scontate. Anche se i servizi di supporto contro il tabagismo stanno tentando coraggiosamente di continuare a fornire aiuto ai fumatori, è chiaro che man mano che la crisi s’intensifica, questo aiuto diventerà sempre meno disponibile, oppure cesserà del tutto. Il mio messaggio è chiaro:

non c’è niente di cui avere paura se si decide di smettere di fumare, e noi della Allen Carr’s Easyway siamo disposti e felici di offrire indicazioni e aiuti gratuitamente a tutti coloro che decidessero di farlo – sia che optino per  il metodo Allen Carr, sia che decidano di farlo per conto loro.

Sono molto lieto di potere proporre qui di seguito alcune opzioni agevolate che daranno occasione ai fumatori di accedere ai programmi Allen Carr’s Easyway in  alcuni casi  spendendo quel che un fumatore medio spende in poche settimane per approvvigionarsi di sigarette.

Sono opzioni  facilmente accessibili – dall’ormai classico libro di Allen Carr “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo” al Webcast o al Seminario on-line dal vivo, non richiedono di  lasciare la casa o di utilizzare alcun tipo di Terapie Sostitutive alla Nicotina (TSN) o altri medicinali, e se si seguono le indicazioni che vengono proposte, smettere di fumare non solo dovrebbe risultare facile  ma anche piacevole. Non c’è niente da temere ma tutto da guadagnare.

5. Che consigli darebbe ad amici e parenti di qualcuno che decidesse di smetter di fumare nelle condizioni attuali di confinamento?

Questa è un’altra domanda eccellente. Ci sono certi errori semplici che si possono evitare facilmente. Ovviamente, il desiderio che i nostri cari smettano di fumare ci pone nella posizione di voler essere di sostegno, di aiutarli, di essere “lì” per loro  ma spesso questo nostro entusiasmo viene vissuto come una pressione. Sia che il nostro approccio si manifesti con il “tenerli d’occhio” in continuazione per potere appurare come si sentono, oppure  lo scomparire, premeditato e totale, per cercare di dare meno fastidio possibile, diciamo che l’atteggiamento migliore è:  “ meno” è “meglio”.

A tutti coloro che vogliano essere d’aiuto, dico: siate affettuosi, cortesi, cordiali, ma cercate di mantenere un comportamento che sia il più normale possibile. Se la persona vi dice qualcosa a proposito di avere smesso, come per esempio: “Sta andando alla grande!”, la reazione idonea consiste in parole di congratulazione o di incoraggiamento – un abbraccio se siete in isolamento insieme a loro  o un emoji via messaggio se siete a distanza.

Se vi rendete conto che stanno facendo fatica, o magari se falliscono, per favore, non giudicateli. É facile smettere di fumare, ma solo se si sa come farlo. Mi ricordo che dopo ogni mio tentativo fallito (e c’è ne sono stati molti) mi sentivo sempre più a disagio con me stesso ed  in colpa. É importante non rimproverarli per non esserci riusciti  – chiunque capisca la  dipendenza, sa bene il perché.

6. Che consigli darebbe a qualcuno che sta cercando di smettere di fumare ma a causa della pandemia Covid-19 si sente sottoposto a stress e di conseguenza sente l’urgente bisogno di una sigaretta?

Credo che il paese sia ancora, in un certo senso, sotto shock. Mai prima, in tempo di pace, ci siamo trovati con una percentuale così elevata di persone che, contemporaneamente, si sentono stressati. E un fatto constatato ed incontestabile. Quindi, innanzi tutto è importante ricordarsi che lo stress è reale. In secondo luogo, è importante ricordarsi che il fumare non allevia lo stress bensì lo aumenta. La terza cosa da tenere a mente è che lo stress può farci male solo se gli permettiamo di  farlo.

Tutti coloro che hanno la grande fortuna di non essere in prima linea durante questa crisi, dovrebbero impegnasi a tenere sotto controllo lo stress, per il beneficio di coloro che invece lo sono. C’è una quantità enorme di persone per le quali dovremmo, con grande riconoscenza, rimanere calmi e ‘non-stressati’: i medici, le infermiere, i volontariati e tutti coloro che stanno lavorando con grande fatica, in condizioni di estrema difficoltà,  per permetterci di superare questo periodo. Nel nostro piccolo possiamo aiutarli, prendendoci cura di noi stessi: sia a livello fisico che mentale.

Al giorno d’oggi, ci sono molte risorse (per es.  apps, libri, audiobooks, podcasts etc.) che ci possono aiutare a far fronte allo stress causato da questa pandemia. Imparare come affrontare e gestire la tensione, l’ansia  è qualcosa di stupendo, ed è qualcosa che, una volta imparata,  ci sarà di grande aiuto per tutta la vita.

A coloro in prima linea direi qualcosa di simile, ma con grande gentilezza e rispetto. Gli consiglierei di fare il possibile, in questo momento terribile, in queste condizioni terribili, per trovare qualche sollievo per lo stress incredibile al quale sono sottoposti. Esistono online molti programmi che insegnano tecniche di rilassamento, mindfulness e meditazione, per qualunque livello. É d’ importanza assoluta  proteggersi sia mentalmente che fisicamente, per quanto possibile.

7. Ma come debbo fare quando bevo? – la mia forza di volontà scivola via e finisco con il fumare

La forza di volontà è richiesta solo se la gente si sente obbligata a smettere di fumare, o quando ha la sensazione di ‘rinunciare ’ a qualcosa di prezioso, e non di  ‘sbarazzarsi’ di qualcosa di terribile. Il loro approccio è: “Vorrei tanto continuare a fumare, ma non posso. Devo smettere. M’impegnerò sino a quando ci riuscirò.” E’ come se lottassimo ma per una vita terribile. In questi casi, dopo un paio di bicchieri, si allenta la stretta e poco dopo ci illudiamo che ‘solo un tiro’ non ci farà male. Ma se si prende la decisione, sinceramente, che ne abbiamo avuto abbastanza del fumare, che non si sopporta più quel che ci infligge, e si prova un senso favoloso di libertà quando smette, allora si può bere quanto si vuole ma il punto di vista non cambierà. Non bisognerà lottare con tutte le proprie forze, sarà sufficiente sentirsi felici di essere liberi – e questo é facile. Beh, direi che questo merita di venir  festeggiato – con o senza alcol!

8. Il mio partner fuma, mi sarà più difficile smettere?

Come ho spiegato con l’ultima risposta, le persone che provano un senso di sacrifico quando smettono tendono anche ad invidiare chi continua a fumare. Questo può già suscitare fastidio quando si vede qualcuno fumare in un film, figuriamoci se si tratta del proprio partner che si rifiuta di smettere – o che semplicemente non ci riesce. Ma come ho già ribadito, se si ha l’ottica giusta, cioè il capire che l’aver smesso di fumare ci ha reso liberi, l’avere persone che fumano intorno a voi  non vi infastidirà, e senz’altro non proverete il desiderio di unirvi a loro.

É imperativo che non assilliate il vostro partner o li facciate sentire a disagio. Si sentiranno già abbastanza infelici da soli. Una delle cose migliori quando si smette di fumare con un’ottica positiva è che la presenza di fumatori non compromette la serenità che si prova. Se, una volta smesso, sentite che vi siete privati di  qualcosa, allora vivrete l’esperienza come una specie di tortura e d’inferno –  gli altri continuano a ad avere qualcosa che voi non potete più avere; se invece siete felici di aver smesso, non sentirete alcun senso di fastidio. Per di più, loro si renderanno conto di quanto rilassati e tranquilli voi siate, e questo dará loro la spinta, prima o poi, di seguire il vostro esempio.

9. Ho paura di prendere peso – c’è modo di evitarlo?

Prendere peso non è inevitabile e di solito accade solo a quei fumatori che serrano i denti e cercano di lottare contro la tentazione di fumare, invece di essere felici di essersi liberati dal tabagismo. Se non si è convinti che ci manchi qualcosa, non si proverà l’impulso di riempirsi di caramelle o cibo malsano. E’ spesso l’uso della  forza della volontà che porta ad  ingrassare. La gente tende a mangiare o bere di più cercando un sostitutivo alla sigaretta. Vi potrò raccontare di più a questo riguardo un’altra volta.

E allora lanciatevi! c’è la potete fare!

Se volete smettere di fumare da soli, sarò lieto di  offrirvi delle ulteriori indicazioni e consigli, o anche rispondere alle vostre domande durante le prossime settimane. Se volete utilizzare il metodo Allen Carr’s Easyway, vi consiglio di visitare il nostro sito oppure telefonarci. La cosa meravigliosa del metodo di Allen Carr è che continuerete a fumare finché non sarete pronti a spegnere la vostra ultima sigaretta.