COME LA GRAN BRETAGNA E’ DIVENTATA L’ANOMALIA NEL DIBATTITO SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE

dal TIMES del 20 Marzo 2024

Dietro la storia

Poche nazioni hanno accolto lo svapare con tanto entusiasmo quanto quello dimostrato dall’Inghilterra, dove le e-sigarette si trovano ora pressochè ovunque: strade principali, parchi e scuole (scrive Billi Kenber)

Mentre altri paesi hanno adottato un approccio più cauto, vista la mancanza di dati sanitari a lungo termine, gli Enti preposti alla sanità pubblica nel Regno Unito sono stati tra i primi sostenitori dell’uso delle sigarette elettroniche da parte dei tabagisti, dichiarandole al 95 % più sicure del fumare.

Questo atteggiamento, arrivato a far dare dispositivi gratuitamente ai fumatori e  permettere che si aprissero, negli ospedali,  negozzi per lo svapo, veniva da accademici specializzati in dipendenze che ritenevano le sigarette elettroniche  un potenzialmente validissimo strumento per persuadere i tabagisti a smettere.

Lo avevano visto come un proseguimento dell’approccio britannico basato sulla riduzione del danno nell’offrire alternative più sicure -come le Terapie Sostitutive alla Nicotina – per persone che non riuscivano a smettere di fumare.

I critici di questo approccio sostengono che questa visione limitata ai soli fumatori ha significato il non attribuire sufficiente considerazione ai rischi per un pubblico più ampio di non fumatori, compresi i bambini, che avrebbero, così, iniziato a svapare.

Le sigarette elettroniche vennero inventate da un farmacista Cinese nel 2003 ed avevano interessato, inizialmente, un limitato numero di fumatori di nicchia. Via via che la loro popolarità aumentava,  le Aziende del tabacco iniziarono ad acquistare le marche esistenti e a produrne di proprie nel tentativo di accaparrarsi il mercato.

L’atteggiamento in loro favore adottato dalla Gran Bretagna ha reso quest’ultima un’anomalia a livello mondiale, poichè molte altre nazioni avevano stabilito che, per ottenere questi dispositivi, occorresse presentare una ricetta medica, avevano proibito certi gusti o bandito completamente la loro  vendita.

La Gran Bretagna ha mantenuto la sua scelta per anni, anche se gli esperti di Sanità Pubblica e i pediatri avevano ammonito che il promuovere lo svapare stava rendendo normale l’uso di sigarette elettroniche per i non fumatori e questo rischiava di creare una generazione di giovani dipendenti dall’assumere nicotina, come aveva, in precedenza,  mostrato un’indagine de “The Times”.

Un articolo di accademici, pubblicato nel 2018, accusava la Sanità Pubblica inglese di tollerare  che migliaia di ragazzini diventassero dipendenti  dalla nicotina tramite lo svapare vista l’aumentata popolarità di dispositivi per svapo con colori brillanti e a buon mercato, ideati, in America, dalla Juul. Avvisava, inoltre,  delle sconosciute conseguenze che le e-cigarettes avrebbero avuto sulla salute e la “possibilità di una epidemia di devastanti malattie polmonari tra i giovani ”.