Aziende sotto tiro per l’uso di influencers britannici che promuovono prodotti alla nicotina

Alcune Società sono accusate di usare influencer nei social media per indurre i giovani a consumare prodotti alla nicotina

Attraenti DJ, modelle e personaggi appartenenti alla vita mondana sono allineati, posando da esperti, per farsi fotografare su Instagram per promuovere VELO, una marca di contenitori di nicotina aromatizzata prodotte da BAT (British American Tobacco)
Tutti assieme, i 26 Influencers hanno un totale di 2.2 Milioni di seguaci, di “followers”, cifra assai ragguardevole che è composta da un pubblico preminentemente di giovani, altrimenti difficili da raggiungere tramite i normali canali pubblicitari.

Mostrando una scatoletta di Velo alla telecamera, il DJ GW Harrison dice alle 35,000 persone che lo seguono: “ Il mio preferito deve essere quello alla bacca rubino: Quale è il tuo?” Josh Bruce, MC rapper, fa riferimento al “bagliore nella buia tecnologia” parlando ai suoi 156,000 seguaci, mentre un altro DJ, Jess Bays, afferma impetuosamente “ Il prodotto è fantastico, soprattutto nei club!”

Alex Mytton, ex attore della serie “Made in Chelsea”, ha pubblicato dei video basati su Velo per i suoi 391.000 followers mentre il pilota Archie Hamilton, che ne ha 207.000, compare su You Tube in una serie con tema sportivo in associazione con la McLaren, squadra corse britannica.

La nuova genia di influencer per la nicotina – si potrebbero definire “nicotininfluencer” – militano, sul fronte britannico, nella guerra di marketing che la British American Tobacco, con sede a Londra, sta da lungo tempo combattendo in terra straniera.

All’inizio di quest’anno, un’analisi dell’Ufficio del Giornalismo Investigativo ha scoperto che la BAT ha investito circa 1 miliardo di sterline per indirizzare la popolarità di vari influencer su TikTok, Instagram e Facebook al fine di raggiungere i giovani in vari Paesi tra cui Pakistan, Svezia e Spagna.

Ed ora la BAT sta usando la stessa tattica per conquistare cuori e menti in Gran Bretagna.

Velo, il prodotto al centro della promozione su Instagram, è un piccolo contenitore, una piccola bustina aromatizzata, posta tra labbro e gengiva, che rilascia una dose di nicotina atta a soddisfarne il desiderio.

Secondo quanto pubblicato da vari maggiori rivenditori sui siti web “Senti un momentaneo pizzicorino che testimonia il rilascio di nicotina e la sua azione”.

BAT pubblicizza Velo come un modo per “avanzare”, un’alternativa alla sigaretta. Eppure, non una sola immagine dell’esercito di Nicotininfluencers suggerisce l’idea di smettere.
Anzi, i critici insinuano che i prodotti sono soprattutto indirizzati al reclutamento di nuovi clienti, additando l’analisi della stessa BAT, che riporta che metà del mercato per queste bustine è costituito da persone che in precedenza non facevano alcun uso di nicotina.

Una coalizione di circa 100 Gruppi interessati alla salute e contro il fumo hanno inviato una lettera all’amministratore delegato di Facebook, Instagram, Tik Tok e Twitter facendo richiesta di porre fine alla promozione sui social media di prodotti che generano dipendenza.

Nella loro lettera menzionano un rapporto del Chirurgo Generale degli Stati Uniti (portavoce per questioni di salute pubblica all’interno del Governo Federale), che indica che l’uso della nicotina può avere effetti negativi sullo sviluppo del cervello sia degli adolescenti sia di bambini non ancora nati. La stessa ricerca ha trovato “con notevoli evidenze” che l’uso di nicotina in età adolescenziale può aumentare la probabilità di dipendenza da questa sostanza in età adulta.

“La vera ragione dietro a queste pubblicità è piuttosto evidente: mantenere i clienti dipendenti dalla nicotina e invogliare i giovani a provare prodotti che la contengono” ha detto Caroline Renzulli, esponente della Campagna Bambini liberi dal Tabacco. “Alle multinazionali del tabacco non interessa la tua salute, non interessa neppure quali prodotti tossicomanigeni usi, a loro interessa solo che tu continui ad usarli, così facendo sarai un cliente per tutta la vita!”

Un portavoce della BAT ha affermato “ I nostri prodotti sono rivolti alla sola popolazione adulta e riteniamo che i giovani non dovrebbero far uso di dispositivi che contengano tabacco o nicotina. Il nostro marketing è effettuato in modo responsabile, in pieno accordo con i nostri principi internazionali a riguardo, le nostre linee guida per prevenirne l’uso da parte dei giovani, la legislazione in merito e le politiche delle piattaforme dei social media.

Ricerche internazionali mostrano “forti evidenze” di un collegamento tra svapare e il fumare sigarette.

“I nostri profili sui social media hanno uno “sbarramento” di età e sono quindi visibili solo a persone adulte, per esempio nel Regno Unito, quando i consumatori hanno confermato di avere più di 18 anni, e tutti i nostri messaggi testuali mostrano l’indicazione “18+” e “Solo per fruitori adulti di nicotina”.
META, proprietaria di Facebook e Instagram, sta verificando che i messaggi testuali siano conformi alle loro linee guida che proibiscono la pubblicità di prodotti alla nicotina e ne ha rimossi vari dopo essere stata contattata da The Guardian.

 

Articolo in The Guardian – di Rob Davies and Georgina Quach

Pubblicato lunedì 8 Novembre 2021