31 maggio, giornata mondiale senza tabacco, l’attenzione è nei confronti dell’ambiente

Smettere di fumare è una faccenda complessa anche se qualcuno dice che sarebbe anche facile se si sapesse come fare.

Il fumo in pandemia
In pandemia il numero di fumatori è aumentato di un milione e duecentomila unità e per questo motivo nel 2021 l’organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un’iniziativa globale per aiutare 100 milioni di fumatori ad uscire dalla trappola del fumo.
In tutto il mondo infatti sono qualcosa come 780 milioni le persone che affermano di voler smettere, ma solo il 30% di loro ha accesso ai trattamenti utili per uscire da questa dipendenza che è anche psicologica. Uscire dalla trappola del fumo è possibile
A questo scopo L’OMS si è avvalsa di diversi partner internazionali che a vario titolo hanno messo in campo la loro esperienza e la loro presenza capillare su tutto il globo. Uno di questi è Allen Carr’s Easyway, il metodo più famoso ed efficace al mondo che, senza l’aiuto di sostitutivi, riesce a liberare le persone da questa nefasta dipendenza che causa ogni anno 8 milioni di morti.

 

In Italia cosa accade
La responsabile Easyway in Italia è Francesca Cesati che nel 1988 ha smesso di fumare proprio grazie a questo metodo ideato dall’inglese Allen Carr (ex accanito fumatore, diventato successivamente grazie, al successo ottenuto, un’autorità mondiale nella disassuefazione). Successivamente ha portato a Milano e poi in tutta la nostra Penisola questo metodo, dal nome anglofono Easyway che si traduce letteralmente
con “Metodo facile”. Esso può essere fruito sia attraverso la lettura del best seller “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo”; sia attraverso il seminario di gruppo che viene proposto sia in presenza che attraverso la diretta on-line.
In Italia, nell’ultimo anno e mezzo, si è assistito ad una inversione di tendenza, ora i fumatori sono in aumento, chi sono? “Prevalentemente giovani e donne; negli anni passati infatti l’industria del tabacco ha fatto di tutto per andare a sollecitare questo tipo di pubblico e ora è sotto gli occhi di tutti: se si passeggia
la sera in zona Darsena o in qualsiasi luogo d’aggregazione giovanile, si vedrà senza dubbio che sono le ragazze e le giovani donne quelle che hanno sempre una sigaretta tra le dita, o una e-cigarette o un dispositivo di quelli che scaldano ma non bruciano”.

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