15 luglio 1983 – 33 anni dopo la nascita del Metodo Easyway; il ricordo di Francesca Cesati

1983. Esce sul mercato il primo cellulare, si vendono i primi Swatch, nasce Amy Winehouse e muore Joan Mirò. Il 15 luglio la temperatura in Italia raggiunge i 47 gradi ma in una casa a Raynes Park, un quartiere periferico di Londra, quello stesso giorno accade qualcosa che avrebbe potenzialmente interessato 1.200.000.000 di persone, ne avrebbe aiutate 30.000.000 liberandone 15.000.000. E chi sta scrivendo è una di queste.

Proprio nel pomeriggio di quel giorno, uno sconosciuto commercialista inglese di nome Allen Carr comprese le dinamiche reali del tabagismo e concluse quella giornata, iniziata con la prima delle sue quotidiane  80 sigarette,  da gioioso non famatore. Esattamente come era solito descrivere quanto era accaduto, fu come se un velo di nebbia si fosse improvvisamente diradato permettendogli di vedere le illusorie menzogne che avevano generato ed accompagnato la sua vita da fumatore. Vedeva la strada che aveva liberato lui e lui l’avrebbe indicata a tutti i fumatori. Ed era così maledettamente facile!

Penso che nulla accada per caso e non fu quindi  un caso quello che mi portò,  5 anni dopo, a frequentare a Londra, dove vivevo da 10 anni, un corso per aggiustare delle sedie antiche, corso dove incontrai una signora che mi diede il bigliettino da visita di Carr. In quel salotto di una casa di Raynes Park, guidata dalle parole di quel piccolo uomo, anche la nebbia nella mia mente si diradò e quel che avevo ritenuto per 22 anni essere il perno delle mie giornate -ovvero la sigaretta- divenne, nel giro di poche ore, un oggetto totalmete inutile.

Ed io sono una tra i milioni di persone la cui vita è cambiata grazie alle parole di quell’ uomo sconosciuto.

Ed è con profonda, commossa e continua riconoscenza che ti penso, in quel salotto di casa tua, 33 anni fa, con nell’anima l’abbagliante esaltazione di aver capito qualche cosa che può aiutare gli uomini ad essere liberi nel convincimento che l’unica vera arma a nostra disposizione è una mente libera.

Ciao, Allen e grazie!

Francesca